13 libri belli per Natale
Scelti tra quelli che ho letto quest’anno e che mi sono piaciuti
Leggo moltissimo. Per lavoro, per studio, soprattutto per diletto. È una cosa che sa bene chiunque mi conosca, quindi capita abbastanza spesso che gli amici (anzi: soprattutto amiche) mi chiedano consigli di lettura.
Il Natale per l’industria libraria è un periodo decisivo, il più importante insieme all’estate. Perchè facciamo i regali (e un libro come regalo va quasi sempre bene) e perchè con le vacanze riusciamo a ritagliarci qualche momento extra per prendere in mano quel libro che abbiamo trascurato durante l’anno.
Quando — a pochi minuti di distanza l’una dall’altra — mi hanno scritto la Yogi e la Mica per qualche consiglio libresco natalizio ho pensato di scrivere questa lista, magari interessasse ad altri che sono troppo timidi per chiedere.
Ho scelto i 13 libri che mi sono piaciuti di più tra quelli che ho letto quest’anno. Quindi non sono per forza novità. Ci sono romanzi, saggi, opere di fiction e di non fiction, libri che parlano d’amore, di storia, di attualità, di uomini e di donne.
Per ognuno ho scritto un paragrafo, non di più, per dire velocemente perchè mi è piaciuto. Che non c’è tempo da perdere.
Ah, non ho veramente amiche che si chiamano Yogi e Mica: ho camuffato i loro nomi per evitare spoiler ai parenti: metti che poi il pezzo diventa virale nella mia bolla social, scoppia un casino.
Come sfasciare un paese in sette mosse di Ece Temelkuran, Bollati Boringhieri
Una bravissima giornalista turca racconta molto bene e senza essere pesante come il populismo riesca a prendere il potere — e a provocare danni — in pochissimo tempo; parte parlando nello specifico del caso turco, ma poi si allarga a tutto il mondo. Interessante e molto attuale.
L’educazione di Tara Westover, Feltrinelli
L’autrice è nata e cresciuta nell’America profonda in una famiglia di mormoni folgorati (il padre crede di essere il messia) non va a scuola e non va mai in ospedale perchè secondo i suoi genitori è tutto un complotto dello stato plutogiudaicomassonico. Riesce ad uscirne con grandi sacrifici e forza di volontà in un modo incredibile: questa è la sua storia.
Piccola osteria senza parole di Massimo Cuomo, edizioni e/o
Storia ambiantata in un paesino del profondo Veneto, dove un giorno arriva un teròn e nessuno capisce cosa sia venuto a fare (segue colpo di scena).
Febbre di Jonathan Bazzi, Fandango
Il protagonista, omosessuale nella provincia milanese, viene preso in giro fin dalle elementari. Un giorno scopre di essere malato di HIV. Detto così sembra una tristezza infinita, ma è scritto benissimo ed è molto coinvolgente, di quei libri che ti fanno pensare a cose a cui altrimenti non penseresti mai. Libro dell’anno per Fahrenheit.
Elegia americana di J. D. Vance, Garzanti
Un ritratto incredibile degli abitanti della rust belt americana, i cosiddetti “redneck”. Ti spiega perchè i bianchi poveri degli ex distretti industriali americani si sentono abbandonati e votano Trump. Da leggere perchè l’anno prossimo si rivota in Usa.
Cacciateli! di Concetto Vecchio, Feltrinelli
L’autore (bravo giornalista di Repubblica con un nome e cognome incredibili, di cui spiega l’origine nel libro) racconta la storia della sua famiglia e degli emigrati italiani (soprattutto meridionali e del nordest) in Svizzera. Perchè siamo sempre i “terroni-negri” di qualcun altro, e ce lo dimentichiamo troppo facilmente.
Gli anni al contrario di Nadia Terranova, Einaudi
Una bellissima storia d’amore che viene tradita dalla Storia.
M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati, Bompiani
Forse il libro dell’anno, vincitore dello Strega. Racconta la genesi del fascismo senza moralismi inutili, così com’è. Un enorme lavoro storico-giornalistico. Non farti intimorire dalla mole: lo mangi.
Invano di Filippo Ceccarelli, Feltrinelli
Questo è una roba da nerd della politica: Ceccarelli (cronista di Repubblica) raccoglie in mille pagine il suo enorme archivio giornalistico (che occupa un intero tir, e adesso è conservato nella Biblioteca della Camera dei Deputati) e ti dà una storia dell’Italia repubblicana fino ad oggi. Il sottotitolo “Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua” è indicativo. Consigliato solo se ti piace tanto il genere.
Dove un’ombra sconsolata mi cerca di Andrea Molesini, Sellerio
Questo per l’ambientazione: la laguna di Venezia sul finire della seconda guerra mondiale, con i partigiani che si nascondono tra i canneti dove i tedeschi non riescono ad arrivare. Una bella storia di formazione. Occhio alle digressioni in avanti o indietro nel tempo, che rischiano di farti perdere il filo.
Il grande carrello di Stefano Liberti, Laterza
Lui è un bravissimo giornalista che racconta la filiera del cibo (splendido anche il suo I signori del cibo, dove racconta come funziona coltivazione, raccolta, confezionamento e smercio del cibo nel mondo partendo da quattro elementi: pomodoro, soia, tonno e maiale; illuminante). In questo ti racconta come funzionano i supermercati e che cosa c’è dietro — soprattutto ai discount — e come sia possibile che un litro di passata di pomodoro costi meno di una tazzina di caffè.
Le ragazze di Emma Cline, Einaudi
La storia romanzata della setta di Charles Manson (se hai visto l’ultimo di Tarantino sai di cosa parlo).
L’arminuta di Donatella Di Pietrantonio, Einaudi
Ha vinto il Campiello nel 2017. Lingua delicatissima, è la storia di una bambina che “ritorna” (arminuta = ritornata) nella sua vera famiglia dopo essere stata “parcheggiata” dagli zii durante l’infanzia. In realtà è anche molto più di questo, ed è uno di quei libri che ti porti anche al bagno o a tavola, su cui ridi e piangi.